La certificazione è obbligatoria

Dal 1° luglio 2009 (entrata in vigore del D.M. 11/01/2008) è necessario che gli impianti di calcestruzzo siano in possesso del certificato del sistema di controllo della produzione rilasciato da un organismo terzo indipendente autorizzato da Sevizio Tecnico Centrale del Ministero de Lavori Pubblici. I documenti che accompagnano la fornitura del calcestruzzo devono riportare gli estremi di tale certificazione e ricevere, prima dell’inizio della fornitura, copia della certificazione del controllo di processo produttivo.
Il Direttore dei Lavori è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture provenienti da impianti non conformi;
ciò rappresenta condizione preliminare e non esime comunque lo stesso Direttore dei Lavori dall’effettuare le prove di accettazione previste.

Il calcestruzzo a prestazione garantita

Il calcestruzzo a prestazione garantita è quel calcestruzzo in cui le prestazioni sono garantite dal produttore che se ne assume la responsabilità fino alla bocca di scarico della betoniera.
I calcestruzzi a prestazione garantita (cosiddetti Rck) non possono essere prescritti con la sola indicazione della resistenza caratteristica ma devono avere almeno le seguenti prescrizioni di base:
– Resistenza caratteristica (Rck o fck)
– Classe di esposizione ambientale
– Classe di consistenza (il più usato è il valore di Slump)
– Diametro massimo nominale dell’ aggregato

Classe di esposizione ambientale

E’ una novità per molti e genera confusioni.
Il progettista, valutato il luogo e le condizioni ambientali al quale il calcestruzzo sarà esposto, deve prescrivere la corrispondente classe di esposizione ambientale volta alla durabilità delle opere in cemento armato. Ogni classe prescrive, infatti, a seconda dell’aggressività dell’ambiente, un valore minimo di Rck, un valore massimo di a/c e un minimo dosaggio di cemento. Le norme di riferimento sono le UNI EN 206 -2006 così come modificata ed integrata dalla UNI 11104:2004 (per l’applicazione in Italia della EN 206).
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Il calcestruzzo a composizione richiesta

Il calcestruzzo a composizione richiesta è quel calcestruzzo la cui composizione è prescritta al produttore che la esegue rispondendo solo della produzione e
non delle prestazioni del calcestruzzo che rimangono responsabilità del progettista/committente. Le prescrizioni minime sono:

– Dosaggio di cemento (Kg/m3);
– tipo e Classe di Resistenza del Cemento;
– diametro massimo nominale degli aggregati;
– composizione granulometrica;
– classe di consistenza e/o rapporto a/c.

Controlli

L’autocontrollo in continuo del produttore e i suoi processi di qualità non esimono il Direttore dei Lavori dai controlli di accettazione e complementari del calcestruzzo, nelle forme e nelle modalità previste dalla legge, che rimangono la prova principe del controllo del calcestruzzo.